Presentazione

La Associazione Insegnanti Chimici (AIC) si costituisce legalmente in Palermo il 29 settembre 1995. E’ una Associazione nazionale disciplinare e culturale che non ha scopo di lucro. La AIC è consapevole del valore culturale e formativo della Chimica e ha l’obiettivo di difendere la qualità del suo insegnamento nella Scuola e di promuovere attività che evidenzino e comunichino il grande contributo che la Chimica ha dato e dà al progresso sociale.

La AIC consapevole della carenza di formazione scientifica nei giovani ha creato il progetto:

L’Educazione Scientifica nella Scuola dell’Infanzia, Elementare e Media”

che è stato realizzato con successo in diverse Scuole (dell’Infanzia, della Scuola oggi Primaria e della Scuola oggi Secondaria di primo grado) fin dall’anno 1998. La sua peculiarità sta nella metodologia didattica: il progetto è strutturato in modo da costruire gradualmente il concetto scientifico e il suo esito è tanto più significativo se realizzato seguendo negli anni la stessa classe fino alla conclusione del ciclo scolastico.

La costante e la rapida evoluzione nel campo scientifico e tecnologico: i processi biologici, i fenomeni naturali, le situazioni del quotidiano saranno compresi dai giovani studenti se questi fin dall’inizio della loro vita scolastica saranno educati a un processo di insegnamento/apprendimento critico che costruisce i concetti scientifici. Processi che sembrano appartenere a settori e operatori specialistici (sorgenti di produzione dell’energia, ambiente, inquinamento, sistemi di trasporto, biotecnologie, terapie, ecc.) incidono sulla vita di tutti i cittadini che non sempre posseggono gli strumenti adeguati per comprendere la realtà che li circonda.

La conoscenza e la formazione scientifica dovrebbero quindi essere oggi una componente culturale di ciascun cittadino per comprendere il mondo in cui vive.

Perché ciò avvenga occorre dare un contributo al cambiamento culturale che valorizzi la conoscenza scientifica, applicare metodologie didattiche e strategie di apprendimento che favoriscano la crescita intellettiva degli alunni e stimolino la loro curiosità. Occorre iniziare dalla Scuola dell’Infanzia e sostituire alla didattica fondata sull’informazione e sul racconto, quella che pone la formazione a base del processo di apprendimento mediante operazioni mentali e di operatività che sviluppano le capacità logico-critiche; sostituire al nozionismo la metodologia che realizza l’esperimento.

A conclusione di ciascun anno scolastico la AIC organizzava “Experimenta”: evento didattico – scientifico aperto alle Scuole ed ai cittadini nel quale i bambini ed alunni di altra fascia scolare presentavano ai visitatoti quanto avevano appreso in quell’anno scolastico mediante i loro esperimenti e la conoscenza concettuale.

La AIC oltre che alla Scuola di Base è attenta alla qualità dell’insegnamento della Chimica nella Scuola Secondaria di 2° grado nella quale è necessario fare un grande salto di qualità riguardo all’attività di Laboratorio essenziale per comprendere e valorizzare questa disciplina.

Nel nostro progetto su menzionato si fa uso di materiale comune (carta, fibre tessili, metalli, legno, plastica, ecc.), scientifico e digitale. La scelta del materiale comune è intenzionale: offrire agli alunni l’opportunità di operare con materiale a loro familiare e divenire così consapevoli che la conoscenza scientifica è un dato che può essere letto anche nelle situazioni quotidiane della vita dell’uomo.

L’uso degli strumenti scientifici sarà adeguato all’argomento didattico trattato. Si utilizzeranno gli strumenti digitali quando gli alunni avranno compreso il meccanismo di azione di un dato processo o fenomeno.

La AIC ha anche realizzato il progetto “Lingua – Chimica” in collaborazione con una collega insegnante di Italiano. Questo progetto è stata una sperimentazione realizzata nell’anno 1999 in una classe del biennio della Scuola Secondaria di 2° grado che ha avuto lo scopo di rendere gli alunni consapevoli che

– la cultura non è a compartimenti stagni

– che il lessico ed il linguaggio della Chimica non sono estranei l’uno all’altro

– che l’interdisciplinarietà si risolve nella sinergia dei processi educativi.